DIVINA TROFIMA
Descrizione
Divina Trofima è l'elaborazione di Nicola Tindaro Calabria, stimato studioso e depositario della memoria storica del paese di Patti.
Febronia, simbolo della città di Patti è la Santa protettrice dai terremoti e dalle guerre. Giovane, tenace e combattiva, si convertì nel VI sec. d.C., andando contro le leggi imposte dal padre e dalla società. Febronia rappresenta la giovinezza che per difendere il proprio credo si ribella ai dettami imposti dalla religione, in una società conservatrice e patriarcale. Si tratta di un viaggio alla ricerca della propria libertà di culto e di espressione, un viaggio di cui pagherà amaramente il prezzo.
Santa Febronia, nel paese di Minore (in Campania) viene venerata con il nome di Santa Trofimena: il suo martirio determinò la storia del nostro paese, grazie alla devozione della Regina Adelasia, madre di Re Federico II, nominata “mamma” del Regno delle Due Sicilie.
Lo spettacolo Divina Trofima parte dal ritrovamento - a cura di Nicola Tindaro Calabria - dei testi di Biagio Giardina, cittadino pattese che ripercorre, tramite la forma del sonetto, alcuni momenti legati della vita della Santa. In questi scritti, Biagio sollecita il pubblico alla memoria collettiva e storica legata alla città.
“Divina Trofima” recupera la produzione letteraria in omaggio alla Santa Patrona di Patti e Minori, pubblicata in un periodo storico che va dal 1820 al 1840.
Nella prima metà dell'Ottocento fu pubblicata l'opera del Natoli, futuro arcivescovo di Messina, sulla quale Biagio Tommaso Guardina scrisse diversi sonetti diventando l'autore di un'opera teatrale in versi rappresentata a Patti nel 1822.
Sono proprio le poesie, i sonetti, le canzoni, gli inni, a comporre lo spettacolo che si snoda tra narrazione, recitazione e canto, con un crescendo di emozioni e liricità dettate dai versi in rima.
La direzione viene affidata alla giovane compagnia Asterlizze riconosciuta dal Ministero della Cultura.
In scena il talento di Francesca Porrini e della giovane Emilia Tiburzi e con la straordinaria partecipazione del Coro Polifonico pattese Lasettimanota e le musiche originali di Elio D'Alessandro.