QUANDO VENNE BUIO (racconto dalle Termopili)
Descrizione
Sinossi
Tra la Tessaglia e la Grecia Meridionale, nel 480 a. C., l’invincibile esercito persiano di Serse, formato da duecentomila e più persiani, decise di attaccare quello greco, di poche migliaia di soldati, tra cui i trecento spartani di Leonida.
La battaglia delle Termopili, una pagina di storia paradigmatica, singolare e affascinante, ha appena compiuto duemilacinquecento anni ed è certamente tra gli accadimenti più importanti per la cultura, l’identità e la tradizione dell’Occidente.
Essa, inoltre, è da sempre di costante ispirazione, insieme alle altre guerre persiane, per diversi autori di molta letteratura e poesia europea. Nel nostro “QUANDO VENNE BUIO - racconto dalle Termopili”, protagonista assoluto è lo spartano Aristodemo, unico soldato greco sopravvissuto all’invasione persiana che, a causa di un improvviso problema alla vista, poté lasciare anzitempo il campo di battaglia.
Una volta tornato a casa, però, è accolto in malo modo da tutti coloro che prima gli erano amici: è violentemente accusato di tradimento e codardia per aver abbandonato a morte certa i propri compagni, salvando con egoismo la propria vita.
Ma adesso, Aristodemo, davanti alla sua città, sporco e con la faccia ancora insanguinata, vuole raccontare, a tutti cosa ha visto alle Termopili prima che, “tra dardi e polvere, alleati e nemici, attacchi e difese, mi lasciassero, vivo, gli occhi.”
Tra storia e mito, teatro di narrazione e poesia, unico attore di “QUANDO VENNE BUIO” è Stefano Panzeri, corpo e voce di Aristodemo (e attraverso i suoi racconti, di tanti altri personaggi della storia, greci e persiani), accompagnato dalle musiche dal vivo di Michele Piccione che, combinando tra loro strumenti reali e musica elettronica, realizzerà live la soundtrack del nostro racconto.
Tradizione, etimologicamente, è ciò che si tramanda nel tempo attraverso le generazioni. Convinti che una storia che ha appena compiuto duemilacinquecento anni possa e debba assolutamente parlare alle donne e agli uomini di oggi, scegliamo di raccontarla partendo da due modelli di espressione artistica come punti saldi: da una parte il teatro di narrazione, dall’altra il linguaggio proprio della poesia contempora- nea, dello slam, dello spoken word.
Queste sono oggi forse le forme più alte e sincere di tradizione orale nel mondo, perché hanno trasformato, declinandoli al presente, gli esempi e gli insegnamenti degli aedi e dei cantori greci.